martedì 17 febbraio 2015

Torta con le mandorle


Nasce in Asia. La mandorla è un seme ricco di magnesio, ferro, calcio, vitamine e fibre. È considerata un frutto afrodisiaco per la forma che è associata alla fertilità. La mandorla è anche simbolo di prosperità: il confetto è unione delle due metà della mandorla tenute dallo zucchero, da qui l'usanza di regalare e mangiare confetti di mandorle durante le cerimonie (battesimi, nozze). In Svezia le mandorle sono protagoniste di una divertente tradizione: alla vigilia di Natale si prepara un dolce di riso con dentro una mandorla, chi lo troverà sarà il prossimo che si sposerà. La mandorla era ingrediente importante della pasticceria araba, ora siciliana; quelle amare si utilizzano per preparare gli amaretti. Il latte di mandorla è una bevanda dissetante, anche la granita. La Pasta reale è la regina tra i dolci a base di mandorla e prende la forma di frutta o verdura. Tritate nel Biancomangiare, anche in torroni, croccanti, biscotti.
Noi faremo un torta. Prendiamo le mandorle. Tritiamole. Montiamo i tuorli con lo zucchero, quattro paroline dolci basteranno. Frustiamo. Poi gli albumi montati a neve - nelle notti di gelo o per cinque minuti nel congelatore. Poi aggiungiamo la farina, le mandorle. Versiamo il latte senza piangere. Lievito. Prendiamo una teglia, con una leccarda spingiamo tutto dentro. Mettiamo in forno q.b. Tiratela fuori. Ora ve la potete glassare. Chi vuole se la può decorare con mandorle e granella.




Sulla Mandorla

La  mandorla nasce nell'età della pietra. In Sicilia furono i Fenici a portarla. In mitologia nasce dalla vulva della dea Cibele, la sua forma ricorda l'organo genitale femminile, è simbolo di fecondità. Per gli antichi Romani, la mandorla era un rimedio contro l’ubriachezza. Carlo Magno contribuì alla diffusione del mandorlo, perché la considerava una pianta dalle proprietà corroboranti e curative. Il frutto contiene quasi il doppio delle proteine della carne di manzo, e si potrebbe definire il precursore del viagra. Nel Medioevo la mandorla divenne uno degli ingredienti più usati nella cucina di corte per usi afrodisiaci e filtri d’amore. Il sapore amaro, penetrante, veniva usato come eccitante amoroso per le donne e quindi usato in creme e lozioni per corpo e capelli: l'olio di mandorla ti fa bella e si possono fare sensuali massaggi. Combatte smagliature, pelle secca e arrossamenti, attenua pruriti. Affascinanti sono gli occhi a mandorla, protagonisti dei cartoon giapponesi. La mandorla protagonista anche ad Agrigento, dove si svolge la sagra del Mandorlo in fiore.
Presente nell'Esodo e nel Cantico dei Cantici.

"Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati"
(Gabriel Garcia Marquez, L’Amore ai tempi del Colera).




La Mandorla


Questo racconto è innanzitutto una storia di anima e di carne. Un amore che si dichiara, spesso crudelmente, che non tiene conto di alcuna morale, salvo quella del cuore. Attraverso queste righe, mescolanza di sperma e preghiera, ho tentato di abbattere le barriere che oggi separano il celeste dal terrestre, l'anima dal corpo, la mistica dall'erotismo.
Solo la letteratura possiede l'efficacia di un' «arma fatale». Ne ho quindi fatto uso. Libera, brutale ed esultante. Con l'ambizione di ridare alle donne del mio popolo quella voce che è stata loro confiscata dai loro padri, fratelli, mariti. Un omaggio all'antica civiltà araba, in cui il desiderio si manifestava persino nell'architettura, in cui l'amore era esente da peccato, in cui godere e procurare godimento era un dovere del credente.
Alzo queste parole, come si alza un bicchiere, alla salute delle donne arabe, per le quali riconquistare la parola confiscata sui loro corpi significa essere a metà strada del percorso risanatore dei propri uomini.
[Nedjma, La Mandorla, traduzione di Elda Necchi, Einaudi Editore]




La Mandorla Mistica


È simbolo e origine della Creazione. Presente nell'iconografia sacra, la mandorla spesso circonda Cristo o la Vergine Maria. Simbolicamente sta a indicare che le due nature sono l'una dentro l'altra, la natura divina è contenuta all'interno di quella umana. La Mandorla Mistica o Vescica Piscis rappresenta tutto il Creato. È una figura geometrica fatta da due linee curve e si trova in molti bassorilievi delle Cattedrali gotiche.
È l'intersezione di due cerchi e rappresenta l'unione di due mondi opposti che si uniscono: umano-divino; yin e yang.
Rappresenta una sintesi fra il celato e il visibile, tra il mondo interiore e quello esteriore. È un simbolo molto diffuso nell'arte che rappresenta anche le fasi tra l'inizio e la fine di un'eclissi solare, unione di materia e spirito, di luce e ombra, di movimento e quiete.



Sopra le mandorle

Disegna sulle mandorle. È incredibile come Hasan Kale, riesca a farlo!
Lui è un geniale artista di origine turca che realizza microdipinti. Lavora su ali di farfalle, gusci di lumache, fagioli. Dipinge su oggetti molto piccoli, resti di cibo. Panorami che mostrano la sua Istanbul.
Ultime sue tele sono le mandorle. Usa dei pennelli piccolissimi e una lente di ingrandimento. Anch'io che ho voglia di guardarli, dovrò comprarne una!

Nina Tarantino

4 commenti:

  1. Pezzo che oserei definire enciclopedico.
    Ottima scrittura e tante belle notizie.
    Sempre più brava, Ninà.
    L.I.

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  2. Io non conoscevo la storia dell'unione nei confetti.
    Un motivo in più (oltre al fatto che non sono vegani) a non accettarne altri
    ahahahaha
    Grande Ninà!

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  3. Federico ma com'è che i confetti non sono vegani (emoticon interrogativo).
    (apro una parentesi) Comunque anche i confetti classici cominciano a modernizzarsi, come le arancine, si comincia con il cioccolato, tra poco faranno quelli con ricotta e spinaci e al nero di seppia. (chiudo la parentesi)
    Nina, buona la tua torta, curiosa la tua ricetta, esauriente la tua divulgazione mandorlesca.
    (emoticon () mistico)

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  4. Grazie a tutti - C'è torta per voi!
    Grazie Raimondo Quagliana che sforna i disegni.
    A presto.
    La Ninà

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