martedì 8 aprile 2014

Torta di pere e cioccolato


La pera è un frutto ricco di vitamine e con tante proprietà benefiche: abbassa il colesterolo e difende l'intestino. La sua forma è stata usata in anatomia, per catalogare la conformazione di un corpo o di un paio di tette; per definire oggetti utili quali pompette da clisteri, "la peretta" che quasi tutti noi abbiamo conosciuto da piccoli o addirittura per strumenti di tortura "la pera d'angoscia" usata nel Medioevo. Anche i modi di dire sulla pera non sono il massimo - cadere come una pera matura, cascarci come una pera cotta, grattarsi la pera cioè la testa, farsi le pere cioè drogarsi, dare le pere cioè separarsi da qualcuno. Ora ho capito perché non hanno fatto "Il tempo delle pere".
Se è venuta l'ora delle pere vuol dire che siamo alla frutta!



Al contadino non fate sapere quanto è buono il formaggio con le pere: usatele per fare una torta! 
Usate pere mature ma non fradice, attenti ci sono da 4000 anni sin dai tempi della preistoria. Esistono 5000 tipi di pere diverse ma la più famosa è quella di William in Inghilterra. Controllate che in cucina non ci siano orsi, ne vanno molto ghiotti - "Mai lasciar le pere in guardia all'orso" le mangerebbe tutte. Per controllare la loro maturità premete con un dito, sono delicate. Se schiacciandole esce una crema fate una salsa o una maschera astringente per il viso. Prendete altre tre pere, ma non fatevele! Bisogna toccarle per vedere se sono vere! Non dovete grattare le pere, non serve riflettere, dovete solo fare un dolce, quindi limitatevi a sbucciarle. Non prendete le decana, tre o quattro al massimo, dipende dalle pere; sono lassative non esagerate con la loro quantità se non volete stare in bagno tutto il giorno. Giocate al raddoppio se volete vendicarvi di qualcuno e fare una torta tutta per lui o per lei. Le pere sono anche calmanti; ricercate dai pacifisti contrastano i radicali liberi. Tagliatele a dadi e, senza tirare, lasciatele macerare nel rhum. Prendete le uova portatele al top, montatele con lo zucchero di canna o del barattolo. Tirate fuori il burro dal frigo, mettetelo vicino lo zucchero, poi spostatelo vicino alle uova, poi spostatelo ancora insomma deve essere fuso. Farina, amido, lievito, tutto al setaccio. Latte, pere, rhum e scagliette di cioccolato tutto dentro.
Prendete una teglia, cospargetela di burro e infarinate. Cominciate a riscaldare il forno a 180 gradi, amalgamate il composto e versatelo dentro la teglia con tranquillità. Ricordatevi che la pera è uno dei frutti più versatili in cucina.


Antonella Tarantino





La torta di pere e cioccolato

Domani viene Nuccio, mia sorella non può tenerlo, dice Giacomo. Non mi ha detto altro: zio Giacomo, chiedi alla zia Paola di farmi la sua deliziosa torta di pere al cioccolato. Gliela cucineresti? 
Torta di pere al cioccolato, quella deliziosa. 
Paola quel moccioso figlio della sorella di Giacomo lo strozzerebbe: non sta mai fermo, tocca tutto, pretende di giocare con la collezione di Swarowski di Paola, se lo rimproveri si mette a piangere e minaccia di raccontare tutto a sua madre – che poi lo fa davvero – e la madre, quella stronza, gli crede pure e dice a Giacomo che non manderà più il suo figlioletto a casa sua, ma che se te lo tenga stretto fra le cosce, quel bambino è una rogna, da grande sarà un delinquente internazionale (Paola pensa che quel bambino non è raddrizzabile, i ceffoni obsoleti.. forse un punzone elettrico, direttamente una sedia elettrica, anticipiamo i tempi). 
E se Paola sbuffa quando Giacomo annuncia la visita del nipotino, Nuccio di contro si prepara, la zia Paola è antipatica, lo rimprovera sempre, non vuole nemmeno che cammini per casa, secondo lei lui dovrebbe stare seduto a guardare i cartoni animati e basta: non si trattano così i bambini, ci vorrebbe un telefono azzurro per punirla bene, e magari un nazista.


Diamoci alla cucina, Paola deve preparare la torta di pere al cioccolato, la torta per Nuccio, caro nipotino del cuore, solo per lui. E deve essere deliziosa. 
Paola crede di non avere più farina, poi ne trova un pacco in fondo allo stipetto, ha preso umidità, ci sono dei grumi e delle ragnatele, un paio di piccoli insetti – si chiamano punteruoli – e vola pure qualche farfalla: questa farina è ottima, pensa Paola. 
Passiamo al latte: in frigorifero ce n’è un cartone aperto da troppi giorni, Paola lo annusa, è un po’ acido – i tedeschi lo consumano acido apposta, lo mettono sulle insalate: a Nuccio questo latte farà benissimo, il peggio che può succedergli è una bella cagarella, bene, almeno così starà seduto da qualche parte per un paio di minuti. 
Paola prende un uovo, lo apre: che sorpresa! Un embrione di pulcino .. Paola non si sente di toglierlo: finirà tra le delizie della torta. 
Il segreto della torta alle pere e cioccolato sta nelle pere: né troppo verdi, che poi danno un retrogusto acidognolo e lapposo, ma neanche troppo mature, che poi si spappolano e diventano poltiglia: ci vorrebbero delle pere muffite. Paola si è ricordata che ieri sera, quando ha conferito la monnezza, attorno al bidone c’erano delle cassette di legno con della frutta marcia: Paola va dritta al bidone, che fortuna, sono ancora lì: sono ammaccaticce e il succo si è sparso sul marciapiede; Paola le annusa, puzzano di pesce e liquami. 
Tutti gli ingredienti sono pronti – Paola ha trovato persino del cioccolato dell’anno scorso, è ricoperto da una patina biancastra. Mescoliamo tutto, che già è tardi e fra un po’ quello spunta. 
Nuccio è arrivato. Ha il muso lungo, si capisce che non ci voleva andare dalla zia Paola, poi la vede e sorride. Che bimbo ipocrita, tutto la sorella di Giacomo, quando mi ha visto ha cambiato faccia e mi ha sorriso, pensa Paola. 
Zia, posso andare in bagno? dice Nuccio. Certo, risponde Paola, lavati le mani dopo aver fatto pipì, e intanto prepara la tavola per la merenda. Al centro la torta deliziosa. 
Nuccio rientra, la zia Paola gli serve una fetta di torta e gli chiede se gli va di guardare un po’ di cartoni animati, Nuccio tutto entusiasta dice sì, zia Paola. 
Ma quanto è diventato carino, pensa Paola, è diventato grande e grazioso nei modi, quasi quasi andrebbe riabilitato, sorride pure mentre lo guardo, ha occhi belli il fanciullo – Nuccio batte le palpebre come un cerbiatto, ha ciglia lunghissime -, è cambiato, di certo non grazie a sua madre, avrà una maestra che lo ha rieducato, che dio benedica quella donna che ha fatto il miracolo della trasformazione di un porco in un bel bambino dai modi raffinati.. e intanto sorride Paola, e sorride Nuccio che invece pensa alla pipì che ha fatto dentro il cassetto degli asciugamani, ne ha fatta una lunga lunga e bianca bianca che non appena asciuga non si vedrà niente – Nuccio trattiene un risolino e pensa a quando la zia Paola si asciugherà il viso.

Giorgio D'Amato

17 commenti:

  1. uaauaahhahahhahahaa, le ricette pazze di Ninà!
    gd

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    1. E non solo, Paola con Giorgio D'Amato e un meraviglioso diagramma a cura di Raimondo Quagliana. Che traffico!
      Nina

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  2. Le torte di Ninà sono le mie preferite in assoluto, sono anche quelle che mangio volentieri!
    Per quanto riguarda il gd, devo dire che leggere il suo pezzo, nonostante io l'abbia già sentito qualche altra volta, è sempre esilarente.
    Vabbè un bravi a tutt'e due.
    L.I.

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    1. Grazie Luce per essere venuta a trovarmi in cucina e per aver mangiato la mia torta.
      A presto
      Nina

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  3. A leggere e ad ascoltare i due post viene l'acquolina in bocca. Una bontà che fa anche ridere.

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    1. Grazie Sabino ridi e mangi, bravo!
      Nina

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  4. grande Antonella.GD ma tu sei sempre in mezzo?

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    1. Grazie Floriana per l'idea, farò una pagina culin aria sul prezzemolo...ahahah
      Nina

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  5. La torta pere e cioccolato si è fatta strada nell'olimpo delle torte che preferisco. Non sono amante delle pere, ma questa torta qui supera ogni discriminazione frutticola, ne mangerei a chili. Vegani, ovviamente.

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    1. Federico sei uno dei miei "tester preferiti" vegani...ahahah
      Grazie, alla prossima fetta!
      Nina

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  6. slurp slurp. Pere e cioccolato, per la gioia del palato. ciao Nina (emoticon in rima)

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    1. Eccolo l'esecutore del magnifico disegno, grazie Raimondo
      Nina

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  7. Nina sa sempre ingolosire e divertire con i sui pezzi irriverenti. Brava! E complimenti anche a GD, le torte di Paola sono sempre da rileggere.

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    1. I tuoi compagni rimasti al laboratorio10 aprile 2014 alle ore 00:35

      Ecco che facevi durante il laboratorio, avutru chi appunti!

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    2. Annalisa ti hanno beccata con le mani nella torta...ahahah
      Nina

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  8. Le tue torte sono sempre buone, ma qui in versione divertente sono buone da morire, da morire da ridere. Brava Antonella.
    Martina

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