L' arancia è un agrume d'oro, ricco di proprietà. Ha poteri antiossidanti e calmanti, favorisce la digestione, rafforza i capillari. È una bomba vitaminica e un killer per la cellulite. Nasce in Cina e viene portata in Sicilia dagli Arabi. Ci sono le bionde e le rosse, quelle da spremitura e quelle da tavola. In cucina è regina in piatti di carne o di pesce e nei dolci. Ottime le scorze candite.
martedì 3 febbraio 2015
Torta vegana all'arancia con glassa
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giovedì 15 gennaio 2015
Torta cannolo
Quando si parla di cannolo non si può non pensare alla nostra Sicilia. L'antica tradizione lo disegna come un dolce a forma di banana pieno di ricotta, mandorle e miele e gli dà natali nisseni. Durante le dominazioni arabe le prescelte si divertivano a ingraziarsi le doti dell'emiro e fecero un dolce a immagine e somiglianza del pendolo del loro amato per sottolinearne la parte più intima. Un dolce del caso o per caso, ma senza dubbi un piacere per il palato. Altre fonti lo attribuiscono alle suore e lo definiscono un dolce profano per la sua forma palesemente allusiva e intrigante. In origine questo dolce veniva preparato in occasione del Carnevale, e il suo nome è legato alle canne di fiume a cui veniva arrotolata la cialda per dare la forma. Apprezzato da Cicerone, nel periodo in cui fu questore in Sicilia, lo definì un tubus farinarius dulcissimo. Un Anonimo siciliano riferitoci dal Pitrè cantò così: - Megghiu vuccuni a lu munnu 'un ci nn'è: Su biniditti spisi li dinari. Ognu cannolu è scettru d'ogni Re. Arrivinu li donni a disistari. Lu cannolu è la virga di Mosè! Oggi Caltanissetta è definita "la città del cannolo" che con la sua forma cilindrica esprime fecondità e piacere, avvicina forze benevole. A Piana degli Albanesi hanno superato il limite con il cannolo più lungo del mondo: 60 cm di diametro e lungo 6 metri. C'è chi vorrebbe cambiargli la forma in triangolare, chi gli cambia il ripieno: crema al caffè, alla cioccolata, crema all'arancia, chi lo riempie col gelato. C'è chi i cannoli li mette alle orecchie, ma il vero cannolo quello tradizionale vince il podio: resta una delle specialità più famose della pasticceria siciliana. Sapori e colori forti lo caratterizzano, profumo e consistenza fanno della crema ricotta una vera goduria! E come non godere di tale piacere!

Concludiamo la torta cannolo o cannolo smontato con una spolverata di zucchero a velo, e due o tre piccoli cannoli al centro, un paio di ciliegine e qualche scorza d'arancia candita. Che straordinario capolavoro!
Lo spazio per un cannolo
Alcuni amici di Enna hanno programmato una missione gastro-spaziale: hanno lanciato un cannolo siciliano ai confini dello stratosfera che ha raggiunto i 30 mila metri di quota. Il cannolo è stato montato a bordo dell'astronave “Cannolo Transporter”, realizzata con materiali riciclati. È partito da Rocca di Cerere, il punto più alto di Enna, legato a un pallone sonda riempito di elio e un piccolo drone casalingo dotato di un gps e due telecamere per riprendere l'intera impresa; è atterrato a Bompietro sulle montagne dell’entroterra palermitano.
I tre amici dopo alcuni imprevisti, tipo l'incontro ravvicinato con un gruppo di pecore, hanno ritrovato il cannolo. È atterrato con un paracadute dopo l'esplosione del pallone, dovuta alla mancanza di pressione atmosferica. Felici per il successo della loro missione Sicilian Space Program, hanno brindato, però non hanno potuto mangiare il cannolo, dato che si trattava di un falso d'autore. (una riproduzione in materiale sintetico)
Ninà
Greetings from Sicily

Tutti seduti a tavola: Sara e Michele raccontano di quanto siano bravi i loro figli a scuola, e Giovanna e Santino di quanto siano belle le città americane, i college, e di quanto sia diversa la vita negli USA – You have to believe me, Saruzza – dice Giovanna - non c’entra niente con qui. Quand’è che ci dovete venire a trovare? Che noi abbiamo una casa very big e vi possiamo ospitare, non vi dovete preoccupare di niente, solo il biglietto, e poi ci pensiamo noi. Lì è tutto un altro world, ti giri e vedi maxischermi everywhere, sempre con queste pubblicità: la Coca Cola, il servizio postale, MTV – e con l’ultima parola abbassa la voce e dice - che poi, dove abitiamo noi, ci abitano un sacco di star. L’altro day esco di casa, mi giro e sai a chi vedo? A chiddu, Michael, comu si chiama chiddu actor cu li capiddi blonde e tutto muscoloso che abita vicino da noi…Ah Brad Pitt! Un beddu picciottu, che io ci dissi a Stephanie: “amunì, fatti trovare fuori che magari chisto ti trova un bellu job nel cinema, ti porta a Hollywood” , ma quella non è che si smuove lu ass e si trova un bellu picciottu americano con i money – e sfrega le dita per indicare i soldi - pensa tutto il giorno a mangiare hot dog e ad ascoltare Britney Spears, che poi l’ho vista pure in un centro commerciale, a Britney, non è che sia così bella, la mia Stephanie è molto più…beautiful – e intanto pizzica il volto della figlia stringendo un po’ di grasso con le dita dalle unghie rosse, scuotendolo, ma Stephanie non se ne accorge nemmeno, intenta ad assaporare le ultime panelle del vassoio, quelle che stanno sempre sotto e prendono tutto l’olio delle altre, e Giovanna le dà uno schiaffo alla nuca esclamando – Are you still eating? You are getting fat, don’t you see? – e allora Stephanie posa sul piatto l’ultima panella e abbassa lo sguardo, poi Joanne si rivolge a Sara – Matri, Sarù, è da very long time che non venivo in Sicilia, e domani ripartiamo per l’America, ma ancora non ho mangiato neanche un cannolo, che a mia mi piacinu, I like, i cannoli, e ancora non ho avuto il time di andarmene a mangiare qualcuno – dice con la mano al petto. Rosaria tutta sorridente risponde – E che problema c’è? Io sono bravissima a cucinare, ma purtroppo non avevo la pasta per fare i cannoli e allora ho fatto questa torta che è quasi la stessa cosa: la torta al cannolo siciliano, senti ch’è buona! – e ne porge una fetta a Michele, che la passa a Joanne, che toglie via un po’ di crema di ricotta e la passa alla figlia (non prima di averle mandato una chiara minaccia con gli occhi) e Stephanie, ancora imbronciata e senza aver detto una parola per tutta la sera, s’illumina in volto quando si trova davanti il dolce e ne mangia immediatamente una fetta, tutta contenta; poi si ferma, deglutisce, fa una smorfia e dice – Mà, a mmia ‘sta torta un mi piaci, tuirnamunninni a ‘Mierica” – lasciando i presenti senza parole, mentre Calogero e Maria Rita se la ridono di gusto.
Federico Orlando
martedì 2 dicembre 2014
Torta di castagne e pinoli
La castagna è un frutto di origine molto antica. Senofonte nel |V secolo a.c. lo aveva definito l'albero del pane. Paragonata alla donna, bella fuori ma dentro ha la magagna ( Monicelli in Soliti Ignoti ) Ricca di minerali, vitamine e carboidrati. Fu definita la carne dei poveri. La preparazione dei dolci con la castagna fu dovuta alla Contessa Matilde di Canossa. In questi giorni fa il compleanno. Ma che avete capito? La castagna ovviamente, che in cucina si mette comoda e la ritroviamo in tanti piatti. State in castagna che ci faremo una torta e ci metteremo pure i pinoli. Useremo farina di castagne e farina per dolci le uniremo, si sposeranno poi con del cacao amaro. Monteremo le uova e le faremo diventare dolci con lo zucchero. Calma, emulsioniamo il tutto con dolcezza e rilassiamoci. Con la punta della lingua assaporiamo l'impasto e pregustiamo. Non usiamo le mani. Ci vuole un leccapentole! Per versare usiamo la Marisa in silicone. E non parlo della vostra amica che ha rifatto le tette! Poi olio e yogurt bianco. Lievito. Avete fatto una torta alle castagne da vere figone ( fare le castagne vuol dire fare le fighe.)
Togliete la torta di castagne dal forno! Lasciate stare il gatto!
( cavar le castagne dal fuoco con la zampa del gatto )
In castagna
Con l'arrivo di Novembre le castagne arrivavano a casa mia.
Venivano posate in cucina in un angolo della fruttiera chiuse nella loro reticella e stavano lì in bella mostra per almeno un mese e ogni giorno sembrava che tirassero un sospiro di sollievo quando mia madre passava e ad alta voce diceva : Le faremo domani. Siamo salve anche oggi, ce la siamo vista brutta. Poi, non appena il primo bruchino faceva capolino da una di esse, mia madre si decideva a compiere il solito rituale. Venivano spolverate e intaccate dalla lama di un coltello: un taglio trasversale al centro di ciascun castagna - credo che servisse non per ucciderle prima di essere abbrustolite o per far fuori eventuali abitanti ma per far sì che si cuocessero all'interno. Le disponeva nell'apposita padella caldarrostiera - che oggi ci contendiamo tra gli oggetti da ereditare - e le cospargeva di sale; rimanevano sul fuoco con la padella chiusa un bel po', ogni tanto apriva il coperchio e controllava.
Un fumo nero nel frattempo aveva invaso il corridoio ma nessuno se ne curava; ne ricordo l'odore intenso. Tutti lì intenti ad aspettare il momento in cui le castagne sarebbero state pronte da mangiare. Attendevo questo tempo in particolar modo rispetto ai miei fratelli: ho sempre amato le castagne. E che tu sei nata a Novembre, ecco perchè ti piacciono e che vuol dire? Mi piacciono e basta per la loro forma racchiusa e tonda, i ricci spinosi le difendono, e loro se ne stanno chiuse, ben nascoste nel loro interno non escono allo scoperto.
È tempo di castagne ed io continuo ad amarle e sono affascinata dai loro tanti aspetti. Oggi mentre andavo in giro riflettevo sul fatto che le castagne "il pane dei poveri" - appellativo discutibile a giudicare dal prezzo- in questo periodo stanno per strada dove vengono vendute da venditori ambulanti in coppettini di carta e hanno un gusto più saporito.
A volte sono chiamate usando un colore: i marroni. Superano ogni riferimento in importanza e presentano un certa dualità nel loro genere, a volte hanno uno strato di zucchero in superficie o vengono ammollate nel vino. E che dire dell'espressione usata in gergo comune dovuta alla solita megalomane considerazione che gli uomini hanno dei propri attributi: Ho due marroni così! Non riesco a capire questa associazione da cosa scaturisca: sarà dovuta al fatto che le castagne sono tenere? che le castagne sono dure fuori ma tenere dentro? No, forse all'inconveniente che potrebbero scoppiare se non intaccate. Perchè devo sempre interrogarmi su tutto? Anche in casi estremi di sofferenza si ricorre alle castagne attraverso una chiara richiesta: Non rompere i marroni! Le ritroviamo nel linguaggio comune in molte storie e proverbi: se "cavi la castagna" sei una persona egoista che agisce solo per il proprio interesse personale e danneggia gli altri.
E che dire dell'essere preso in castagna? che vuol dire? che ti posseggono su di una castagna? Senza riccio spero, diventerebbe complicato godere.
Nina Tarantino
La torta di castagne

E se Paola non li sopporta - arrivano sempre con gli stivali sporchi di terra -, ai cugini di Giacomo Paola non piace, è una fighettina da quattro soldi con borsette Prada e simil-Vuitton, ma Giacomo insiste sempre, passate da noi, a Paola fa piacere avervi. Evvabbè, facciamo 'sta torta di castagne. E che sia deliziosa. Paola apre il cassetto ma tanto lo sa che non troverà nulla: le castagne dove le prendo? Eccheccazzo: non potevano chiedermi una torta di mele, o di pere, ma anche un pan di Spagna o una torta pronta della Cameo? No, di castagne... che io a quelli saprei bene dove metterle, una dopo l'altra, e con il riccio per giunta. Paola ha un'intuizione. Esce da casa, subito in macchina e va a trovare il suo carnezziere di fiducia - lui alleva ancora vitelli e porci.
Buon uomo - gli chiede - non è che si trova un po' di castagne?
Avevo le ultime e le ho appena date ai maiali, dice. Appena date? (Paola esprimerebbe delusione se non che quell'appena le torna indietro) Ma non è detto che le abbiano ancora mangiate. Fermaaaa!!! Buon uomo, me ne recuperi un paio di manate, mi servono. Ma sono sporche! Eccheimporta, pensa Paola. No, vanno bene uguale.E' tardi, bisogna tornare a casa. Queste castagne puzzano, dice Paola mentre le annusa, magari le sciacquo. Una passata veloce sotto il rubinetto e poi via, dentro il Bimbi per ridurle in poltiglia (con tutta la buccia? eccerto, non vorranno che adesso mi metta a spelarle). Lo zucchero con l'umidità si è pietrificato - Paola prende un po' di acqua dalla saponata dei piatti e lo scioglie. Ci vorrebbero delle uova, in frigo non ce ne sono. Io al supermercato non ci vado - pensa Paola -, e poi guarda la gabbia dei canarini dove l'uccella sta covando. Amo', pensa al nazismo - le dice, e poi le prende i quattro ovetti e li sbatte nell'impasto, con le bucce naturalmente. Bustina di lievito e dritta in forno. Paola va a farsi una doccia. Driiin! Driiin! Paola va ad aprire la porta che è ancora in accappatoio. Sono loro. Che odore di castagne al fuoco! dice Paul, dei quattro cugini è il biondo. Non siamo sul palcoscenico, evitate di cantare che nel condominio certe perversioni non sono ammesse, pensa Paola. Ma no, ho appena sfornato la torta, dice. E poi si baciano: per Paola è complicato raggiungere le loro guance, i cugini di Giacomo sono già alti e aggravano la situazione calzando stivali zeppati. Ti abbiamo portato un po' di prodotti del nostro orto, coltivati con le nostre mani, dice Paul, e porge a Paola due sporte di zucchine: ce ne sono di tutti i tipi, quelle lunghe lunghe da bollire con le patate o farci la minestra, e quelle grosse e tozze da fare fritte a fette, e poi quelle centenarie, un po' spinose ma ottime per la marmellata. Paola va a vestirsi, e intanto Paul si avvicina alla gabbia dove la canarina continua a covare il nido vuoto.
Anima mia, le dice Paul. Paola rientra, si è messa addosso il primo straccetto di Dior che ha trovato. La vogliamo mangiare la torta?
I sorrisi sono a perdere mentre serve abbondanti fette ai cari cuginetti.
Mi sento meravigliosamente! - dice Paul, e continuando - e allora, di queste belle zucchine cosa ne farai tu che sei così brava ai fornelli? (Paul pensa che quelle zucchine le ha collaudate tutte tutte, pure quella con le spine.)
Giorgio D'Amato
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giovedì 16 ottobre 2014
La torta di prugne capovolta
Mi sono sempre chiesta che differenza ci sia tra la susina e la prugna?
Sono frutti di due piante diverse ma ritenuti comunemente uguali. Si pensa che fresca si chiami susina, secca prugna, ma non è così. Cresce in tutta Europa e in California, di varie dimensioni e colori, dal giallo, rosso al violaceo. La prugna è ricca di acqua, vitamine e zuccheri e potassio, fosforo, magnesio e tanti antiossidanti che combattono i radicali liberi. Fa crescere i capelli e le unghie per la presenza di vitamina A.
martedì 23 settembre 2014
Torta all'uva
L'uva è il frutto della vite, è una infruttescenza, cioè un raggruppamento di frutti. È composta da una grande quantità di acqua e tanti zuccheri, fruttosio, glucosio, fibre, proteine e pochissimi grassi. Da sempre conosciuta per le sue tante proprietà terapeutiche, è dissetante, purificante, piena di potassio. Usata in ogni momento di fragilità di testa "capillare", venosa, emotiva, emorroidaria. La sua linfa fresca fa da collirio per trattare "con i porri" infatti previene l'invecchiamento, pensate che Noè fu il primo a godere di tale effetto - chi campò più di lui? Contrasta la cellulite e la ritenzione idrica. Aiuta a ridurre lo stress, l'astenia, l'herpes, le rughe, ma non fa miracoli.
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martedì 22 luglio 2014
La Foresta Nera
Schwarzwälder Kirschtorte che in italiano vuol dire "torta alle ciliegie della foresta", è una torta tutta panna e cioccolato. Nasce in Germania, nella Foresta Nera, che si trova nel Banden-Wuttemberg, nota per i suoi ciliegi che venivano piantati dagli sposi novelli. Si dice che una ciliegia tira l'altra perchè sono davvero buone. Ricche di vitamine, ferro, calcio, magnesio, zinco e tanti sali minerali. La loro polpa è usata anche in cosmetica e ci si prepara astringenti maschere di bellezza; rinfrescatevi, specchiatevi e guardate in faccia la realtà - Toglietevi le ciliegie dagli occhi! Diuretiche e lassative, attenti a non esagerare nella quantità se non volete che il tetto del bagno diventi l'unico cielo della vostra giornata. Le ciliegie rosse, nere, mettono allegria. Chi almeno per una volta non le ha trasformate in un vivace paio di orecchini?
martedì 1 luglio 2014
Torta al cioccolato vegana
Kakaw Uhanal - traduco donde evitare equivoci - "cibo per gli dei". Così veniva chiamato dai Maya, 2000 anni prima della scoperta dell'America. Nove persone su dieci amano il cioccolato, la decima mente (John Tullius) È un alimento derivato dai semi dell'albero del cacao. Il cioccolato contiene caffeina. Ha azione stimolante, anti-depressiva; contribuisce a rendere più allegri, disinibiti, eccitati. Fa bene al cuore, riduce il rischio di malattie cardiovascolari ed aumenta il desiderio sessuale. Giacomo Casanova ne faceva uso per i suoi effetti afrodisiaci.
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